sabato 3 maggio 2014

Il dibattito italiano "€uro si €uro no" è una farsa, una semplificazione e come tutte le semplificazioni è inefficace


L'eurozona si dissolverà comunque come, nella storia, si sono dissolte tutte le le unioni monetarie tra aree con economie, territori, legislazioni e culture diverse, non opportunamente sorrette da automatici trasferimenti di risorse dalle regioni più avanzate a quelle più arretrate. Nell'eurozona tali trasferimenti sono vietati proprio dai trattati internazionali da cui trae origine (vedi Artt.123,124,125 del consolidato di Lisbona), trattati profondamente intrisi dall'ideologia liberista e dall'apologia della concorrenza, trattati imposti da Stati che, grazie ad essi, hanno visto accrescere la loro potenza economica a danno degli altri e che ora neanche si sognano di metter mano ad una riforma federale dell'Unione Europea.
L'eurozona si dissolverà comunque vada la campagna anti euro in Italia e lo potrà fare unicamente per effetto dello smembramento dell'Unione Europea.
Non è serio in questo momento prevedere come ciò accadrà, se democraticamente per volere dei cittadini, se concordemente tra gli Stati, se unilateralmente "dall'alto" o "dal basso", se per effetto delle proteste e degli scontri di piazza e se (e non è assolutamente escluso) per effetto di un conflitto armato - questi sono gli scenari che la storia ci narra; certo è che dobbiamo prepararci ed adoperarci che un tale progetto non abbia mai più a compiersi; perchè gli orrori determinati dalle "annessioni monetarie" non si verifichino più, è necessario che la gente comprenda ciò che le ha generate.
La gran parte degli Italiani, non conosce ne' la storia ne' tantomeno la macroeconomia, questo è un dato di fatto dovuto tanto alla loro diretta responsabilità quanto a quella dei loro governanti, quindi un'informazione corretta sugli effetti dell'Euro e sui benefici immediati ed a lungo termine dell'uscita italiana da questo mostro della storia è sicuramente necessario, ma concentrarsi sulla pistola fumante rappresentata dalla moneta unica non è centrale quanto parlare dell'oligarchia che la detiene (l'Unione Europea) e degli scopi di chi la arma costantemente (i grandi gruppi finanziari mondiali).
I trattati internazionali ratificati ed in via di ratifica, le leggi approvate ed in approvazione da parte dei nostri dipendenti del palazzo al grido "ce lo chiede l'Europa" e senza un preventivo democratico coinvolgimento dei cittadini che ne subiscono e subiranno le conseguenze (come il MES, il Fiscal Compact, il Pareggio di Bilancio, l'Eurogendfor, il prossimo Fondo di Redenzione Europeo e tanto altro) rappresentano il necessario letame per l'attecchimento dell'infestante rappresentato dall'imminente Partenariato tra Stati Uniti d'America e l'Unione Europea il TTIP, unico e vero scopo degli oligarchi che governano l'Unione Europea - Il recente viaggio nel Nostro Paese del presidente statunitense ne è la più chiara testimonianza (vedi dichiarazioni dell'epoca dei nostri "rappresentanti").
Tutto ciò non può essere cancellato ed evitato unicamente uscendo dall'euro; l'euro è parte dei trattati europei, dai trattati europei si può recedere in forza della "Convenzione di Vienna", ma non sarebbe legittimo dichiararsi fuori dalle disposizioni relative all’euro ed alla politica monetaria pur rimanendo nei vincoli delle altre disposizioni.
Per avere una visione più completa della questione occorre analizzare la natura della Unione Europea fondata esclusivamente sui principi unicamente crematistici espressi delle quattro libertà enunciate sin dalla sua nascita: di circolazione dei capitali, delle merci, dei servizi e delle persone e sul paragrafo tre dell'articolo tre del Trattato sull'Unione Europea - “L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva,”. Essa, sorta formalmente a Maastricht ma preparata dall’atto unico, ha portato a squilibri e povertà, all'odio tra nazioni ed alla rinascita dei nazionalismi e portera a sempre maggiori conflitti.
Da tutto questo la ragione per cui la vera battaglia da intraprendere e da vincere deve essere quella contro la Unione Europea che, una volta dissolta, a cascata, trascinerà con se l'euro.

Una buona notizia per gli Italiani è rappresentata dal fatto che noi abbiamo già pronta la soluzione!
La soluzione è rappresentata dalla piena applicazione della Costituzione Repubblicana del 1948.
La nostra Carta Costituzionale, nata dal sangue dei nostri nonni e dalle menti di raffinati politici di ogni estrazione, non certo "dettata dagli americani" è la risposta per ogni ricerca di soluzioni politiche al problema rappresentato dalla permanenza dell'Italia nell'Unione Europea. Essa non dimostra affatto i suoi anni, l'altissima qualità delle menti che l'hanno generata la rende tutt'oggi moderna ed efficace a metterci al riparo dagli attacchi della globalizzazione ed a valorizzare il nostro sistema paese.
La Costituzione della Repubblica Italiana è stata per anni (fino alla sua parziale esautorazione avvenuta a causa dell'adesione ai trattati europei) il faro che ha illuminato la marcia degli operosi Italiani dall'uscita dalla miseria post bellica fino a raggiungere le vette dell'economia mondiale - fino alla fine degli anni '90 le nostre "piccole" industrie avevano superato nell'export tutte quelle "grandi" degli altri partner europei. Poi tutto di un tratto con il nuovo millennio, siamo diventati improvvisamente i maiali (PIIGS) d'europa, sfaccendati, truffatori, profittatori, spreconi, mangia pizza ... ci hanno persino detto che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità! Ricordo a tutti che dal dopo guerra alla fine degli anni '90 siamo cresciuti anche in presenza di corruzione, evasione, sprechi, dovendo acquistare le materie prime dall'estero con la "liretta", in presenza della concorrenza da parte dei paesi emergenti (la Cina già c'era, ma rappresentava sopratutto un'opportinutà di export per le nostre imprese), con l'inflazione anche a due cifre, e senza le riforme!
Quindi la Costituzione, prima degli scossoni ricevuti dal 1981 ad oggi, ha perfettamente svolto il suo ruolo di obiettivo per ogni legge dello Stato che poi ha garantito ognuno di noi all'atto della nascita, nella istruzione, nel curarci, nella propria realizzazione in un lavoro dignitoso, nella creazione della nostra famiglia e anche nella triste evenienza della morte; sopratutto, ciò che ha fatto da sfondo al "miracolo italiano", è stato il modello espresso dalla Nostra Costituzione: un modello tendente alla piena democrazia rappresentativa, al principio della redistribuzione delle risorse, all'ottenimento della giustizia sociale, alla garanzia dei diritti fondamentali dell'uomo e che pone come PRIMO VALORE QUELLO DEL LAVORO - questi tutti principi in aperto contrasto con i dettami dei trattai europei.

Il nostro impegno,
- l'impegno di tutti i Cittadini Italiani che non si sentono delle stupide cicale, che hanno compreso che l'origine dell'attuale crisi non dipende da sprechi, burocrazia, corruzione, evasione, Cina, Liretta, ecc. - sempre esistiti anche quando l'Italia era ai vertici mondiali dell'economia
- l'impegno di chi ha perso il lavoro a causa della concorrenza e della stabilità dei prezzi poste colpevolmente al vertice delle priorità dell'Unione Europea e di chi voglia capire cosa stia succedendo alle proprie finanze ed abbia a cuore il futuro dei propri figli e nipoti,
- l'impegno di chiunque sia in grado di produrre un pensiero autonomo svincolato da ideologie e miti,
- l'impegno di chiunque non si sente rappresentato da una classe politica di traditori che ancora oggi propone soluzioni imbecilli come "il sogno di un Europa federale" o inutili come "andiamo a farci sentire in Europa"
- l'impegno di chi voglia conoscere le soluzioni a questa situazione e sia intenzionato ad agire nell'interesse proprio e dell'Italia,
- l'impegno di tutti i Cittadini Italiani fieri di esserlo e indignati dal trattamento a loro riservato da politici e giornalisti disfattisti che li definiscono come incapaci di autogovernarsi
- l'impegno di tutti quelli che hanno una propria dignità e che si ritengono traditi dalla classe politica di questi ultimi trent'anni che ha permesso l'adesione ai trattati europei ponendo la Nostra Costituzione in uno stato di esautorazione
dovrà essere quello di promuovere la Costituzione della Repubblica Italiana nella sua versione originale del 1948 ponendola in costante confronto con tutti i trattati e regolamenti europei, attraverso la militanza in associazioni e movimenti sovranisti che ritengono l'Articolo Uno della Carta Costituzionale "L'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro. La Sovranità appartiene al Popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" l'obiettivo principale della loro azione politica.
Il primo scopo è quello ricreare una coscienza comune positiva negli Italiani, una identità ed uno stato mentale capace di renderli liberi dal condizionamento generato dalle veline di regime pubblicate acriticamente dal sistema mediatico servo e collaborazionista.
Il secondo scopo è quello di creare e dare forza ad un futuro partito sovranista che abbia come obiettivo la liberazione del Popolo Italiano dalla dittaura della Unione Europea in nome dei principi impressi nella Nostra Carta Costituzionale.

Simone Boemio