lunedì 10 agosto 2015

Corsi e ricorsi storici


A scanso di equivoci e ad uso e consumo dei soliti saccenti che credono di essere in grado di capire un articolo senza leggerlo attentamente nella sua interezza, chiarisco che
NON SONO UN NEOBORBONICO
ma credo nella prima tra le forme di democrazia: l'autodeterminazione dei popoli 
Detto ciò ritengo che la liberazione del Nostro Paese dalla dittatura europea, che si identifica con l'unione europea, debba avvenire grazie all'azione coordinata del Popolo Italiano intero, il quale, sotto il vessillo della Costituzione Repubblicana che lo vuole unito, diviso non avrebbe la forza necessaria per abbattere il nemico liberista che trae forza dalle divisioni altrui.

Fatta questa premessa, passo ad esporre, ma prima guardate questo video, anche qui, per evitare inutili e dispendiose polemiche, insomma "per tagliare la testa al toro":




Ieri gli "eroi" risorgimentali dell'annessione del sud Italia al regno degli "idioti savoiardi" ci dicevano che «Napoli è tutto, la provincia non ha popoli ma mandrie» e anche «In questo Paese i nemici o gli avversari si uccidono, ma non basta uccidere il nemico, bisogna straziarlo, bruciarlo vivo a fuoco lento... è un Paese che bisognerebbe distruggere o almeno spopolare e mandarli in Africa a farsi civili»

L'operazione di annessione armata finì, con il trasferimento delle risorse del sud sotto il controllo sabaudo (e degli alleati francesi ed inglesi) e la sconfitta della Resistenza locale, legata alla terra, definita arbitrariamente dal nemico nordico: "Brigantaggio".


Nonostante tutti gli aspetti criminali (e quindi non giustificabili) della vicenda, comunque il tutto poteva avere un senso, ovvero avevamo lingua religione e cultura in comune; senso che, con l'avvento della Repubblica e della Costituzione del '48, trovò compimento nell'Italia capace di uscire dalle tragedie belliche per posizionarsi ai vertici dell'economia mondiale (sia pure nelle contraddizioni interne che vedono il sud soccombere inevitabilmente al nord) ... per poi ricadere nelle attuali miserie figlie del mito del "vincolo esterno".

Oggi nella Unione Europea nulla ha un senso ed in essa Portoghesi, Italiani, Greci e Spagnoli sono considerati maiali, «PIGS» come gli abitanti del sud Italia ai tempi del risorgimento.
In essa gli aspetti criminali spacciati come operazioni necessarie per l'unificazione, iniziano a mostrare la vera natura della Unione Europea - il caso greco è solo il primo, gli altri PIGS si aspettino lo stesso trattamento.
 
Nonostante tutto l'operazione di annessione dell'europa continentale alla Germania procede indisturbata senza che nessun "brigante" si dia da fare.
La cessazione della democrazia e della giustizia, l'impoverimento del ceto medio, l'annientamento dei diritti delle persone, il tutto a vantaggio della elité finanziaria (sempre più a trazione teutonica) sono un fatto indiscutibile e chi crede che sia iniziato il declino dei vincenti si sbaglia di grosso - come chi crede che il solo Euro sia all'origine di tutti i mali.

E' l'Unione Europea sin dalle sue origini che sianon "ventotenesche" o "kalergiesche" l'origine di tutte le tragedie che si sono verificate e che verranno, in essa non c'è nient'altro che l'egemonia della elite finanziaria sulle masse che resteranno tali fino al momento in cui torneranno a sentirsi popoli capaci di autodeterminarsi.

Non c'è nulla che possa accomunare i popoli europei e, l'Unione Europea è un'invenzione che dimostra nuovamente ciò che la storia ci insegna da secoli: «Il tasso di democrazia di uno Stato è inversamente proporzionale alle sue dimensioni sia demografiche che geografiche» (cit. me stesso).
L'Europa è solo un disegno su una mappa che non potrà MAI divenire "stati uniti"; è composta da Popoli con cultura, lingua religione ed economia diverse; non è una amalgama di etnie sradicate dal proprio territorio, senza una cultura comune (direi anzi, senza una cultura) e con solo una lingua imposta a tutti come gli Stati Uniti d'America. A ciò va aggiunto che, proprio a causa delle profonde diversità tra i popoli europei, a meno di una azione di forza, mai potranno realizzarsi i necessari trasferimenti di risorse, tra le aree più floride a quelle più deboli, necessarie per sostenere economicamente una federazione di Stati - ce li vedete i Bavaresi accettare una tassazione in favore dei Calabresi?

Bene, sempre quindi in proposito ai corsi e ricorsi storici del titolo, come pensate possa finire una unione forzata di popoli sottomessi ad una oligarchia e senza radici ed interessi comuni?

purtroppo la storia insegna che l'umanità non apprende dalla storia

ArticoloUno