L'eurozona si
dissolverà comunque come, nella
storia, si sono dissolte tutte le le unioni monetarie tra aree con economie,
territori, legislazioni e culture diverse, non opportunamente sorrette da
automatici trasferimenti di risorse dalle regioni più avanzate a quelle più
arretrate. Nell'eurozona tali trasferimenti sono vietati proprio dai trattati
internazionali da cui trae origine (vedi Artt.123,124,125 del consolidato di
Lisbona), trattati profondamente intrisi dall'ideologia liberista e
dall'apologia della concorrenza, trattati imposti da Stati che, grazie ad essi,
hanno visto accrescere la loro potenza economica a danno degli altri e che ora
neanche si sognano di metter mano ad una riforma federale dell'Unione Europea.
L'eurozona si
dissolverà comunque vada la campagna anti euro in Italia e lo potrà fare
unicamente per effetto dello smembramento dell'Unione Europea.
Non è serio in questo
momento prevedere come ciò accadrà, se democraticamente per volere dei
cittadini, se concordemente tra gli Stati, se unilateralmente
"dall'alto" o "dal basso", se per effetto delle proteste e
degli scontri di piazza e se (e non è assolutamente escluso) per effetto di un
conflitto armato - questi sono gli scenari che la storia ci narra; certo è che
dobbiamo prepararci ed adoperarci che un tale progetto non abbia mai più a
compiersi; perchè gli orrori determinati dalle "annessioni monetarie"
non si verifichino più, è necessario che la gente comprenda ciò che le ha
generate.
La gran parte degli
Italiani, non conosce ne' la storia ne' tantomeno la macroeconomia, questo è un
dato di fatto dovuto tanto alla loro diretta responsabilità quanto a quella dei
loro governanti, quindi un'informazione corretta sugli effetti dell'Euro e sui
benefici immediati ed a lungo termine dell'uscita italiana da questo mostro
della storia è sicuramente necessario, ma concentrarsi sulla pistola fumante
rappresentata dalla moneta unica non è centrale quanto parlare dell'oligarchia
che la detiene (l'Unione Europea) e degli scopi di chi la arma costantemente
(i grandi
gruppi finanziari mondiali).
I trattati
internazionali ratificati ed in via di ratifica, le leggi approvate ed in
approvazione da parte dei nostri dipendenti del palazzo al grido "ce lo
chiede l'Europa" e senza un preventivo democratico coinvolgimento dei
cittadini che ne subiscono e subiranno le conseguenze (come
il MES, il Fiscal Compact, il Pareggio di Bilancio, l'Eurogendfor, il prossimo
Fondo di Redenzione Europeo e tanto altro) rappresentano il necessario
letame per l'attecchimento dell'infestante rappresentato dall'imminente Partenariato tra
Stati Uniti d'America e l'Unione Europea il TTIP, unico e vero scopo degli oligarchi che
governano l'Unione Europea - Il recente viaggio nel Nostro Paese del
presidente statunitense ne è la più chiara testimonianza (vedi
dichiarazioni dell'epoca dei nostri "rappresentanti").
Tutto ciò non può essere
cancellato ed evitato unicamente uscendo dall'euro; l'euro è parte dei trattati
europei, dai trattati europei si può recedere in forza della "Convenzione
di Vienna", ma non sarebbe legittimo dichiararsi fuori dalle disposizioni
relative all’euro ed alla politica monetaria pur rimanendo nei vincoli delle
altre disposizioni.
Per avere una visione
più completa della questione occorre analizzare la natura della Unione
Europea fondata esclusivamente sui principi unicamente crematistici espressi
delle quattro libertà enunciate sin dalla sua nascita: di circolazione dei
capitali, delle merci, dei servizi e delle persone e sul paragrafo tre
dell'articolo tre del Trattato sull'Unione Europea - “L'Unione instaura
un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato
su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su
un'economia sociale di mercato fortemente competitiva,”. Essa, sorta
formalmente a Maastricht ma preparata dall’atto unico, ha portato a squilibri e
povertà, all'odio tra nazioni ed alla rinascita dei nazionalismi e portera a
sempre maggiori conflitti.
Da tutto questo la
ragione per cui la vera battaglia da intraprendere e da vincere deve essere
quella contro la Unione Europea che, una volta dissolta, a cascata, trascinerà
con se l'euro.
Una buona notizia per
gli Italiani è rappresentata dal fatto che noi abbiamo già pronta la soluzione!
La soluzione è
rappresentata dalla piena applicazione della Costituzione Repubblicana del 1948.
La nostra Carta
Costituzionale, nata dal sangue dei nostri nonni e dalle menti
di raffinati politici di ogni estrazione, non certo "dettata dagli
americani" è la risposta per ogni ricerca di soluzioni politiche al
problema rappresentato dalla permanenza dell'Italia nell'Unione Europea. Essa non dimostra affatto i suoi anni, l'altissima qualità delle menti che l'hanno generata la rende tutt'oggi moderna ed efficace a metterci al riparo dagli attacchi della globalizzazione ed a valorizzare il nostro sistema paese.
La Costituzione della
Repubblica Italiana è stata per anni (fino alla sua parziale esautorazione
avvenuta a causa dell'adesione ai trattati europei) il faro che ha illuminato
la marcia degli operosi Italiani dall'uscita dalla miseria post bellica
fino a raggiungere le vette dell'economia mondiale - fino alla fine degli anni
'90 le nostre "piccole" industrie avevano superato nell'export tutte
quelle "grandi" degli altri partner europei. Poi tutto di un tratto
con il nuovo millennio, siamo diventati improvvisamente i maiali (PIIGS)
d'europa, sfaccendati, truffatori, profittatori, spreconi, mangia pizza ... ci
hanno persino detto che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità!
Ricordo a tutti che dal dopo guerra alla fine degli anni '90 siamo cresciuti
anche in presenza di corruzione, evasione, sprechi, dovendo acquistare le
materie prime dall'estero con la "liretta", in presenza della
concorrenza da parte dei paesi emergenti (la Cina già c'era, ma rappresentava
sopratutto un'opportinutà di export per le nostre imprese), con l'inflazione
anche a due cifre, e senza le riforme!
Quindi la Costituzione,
prima degli scossoni ricevuti dal 1981 ad oggi, ha perfettamente svolto il suo
ruolo di obiettivo per ogni legge dello Stato che poi ha garantito ognuno di
noi all'atto della nascita, nella istruzione, nel curarci, nella propria
realizzazione in un lavoro dignitoso, nella creazione della nostra famiglia e
anche nella triste evenienza della morte; sopratutto, ciò che ha fatto da
sfondo al "miracolo italiano", è stato il modello espresso dalla
Nostra Costituzione: un modello tendente alla piena democrazia rappresentativa,
al principio della redistribuzione delle risorse, all'ottenimento della giustizia
sociale, alla garanzia dei diritti fondamentali dell'uomo e che pone come PRIMO
VALORE QUELLO DEL LAVORO - questi tutti principi in aperto contrasto con i
dettami dei trattai europei.
Il nostro impegno,
- l'impegno di tutti i
Cittadini Italiani che non si sentono delle stupide cicale, che hanno compreso che l'origine dell'attuale crisi non dipende da sprechi,
burocrazia, corruzione, evasione, Cina, Liretta, ecc. - sempre esistiti anche
quando l'Italia era ai vertici mondiali dell'economia
- l'impegno di chi ha
perso il lavoro a causa della concorrenza e della stabilità dei prezzi poste
colpevolmente al vertice delle priorità dell'Unione Europea e di chi voglia capire cosa stia
succedendo alle proprie finanze ed abbia a cuore il futuro dei propri figli e
nipoti,
- l'impegno di chiunque
sia in grado di produrre un pensiero autonomo svincolato da ideologie e miti,
- l'impegno di chiunque
non si sente rappresentato da una classe politica di traditori che ancora oggi
propone soluzioni imbecilli come "il sogno di un Europa federale" o
inutili come "andiamo a farci sentire in Europa"
- l'impegno di chi voglia conoscere le soluzioni a questa situazione e sia intenzionato ad agire nell'interesse proprio e dell'Italia,
- l'impegno di chi voglia conoscere le soluzioni a questa situazione e sia intenzionato ad agire nell'interesse proprio e dell'Italia,
- l'impegno di tutti i
Cittadini Italiani fieri di esserlo e indignati dal trattamento a loro
riservato da politici e giornalisti disfattisti che li definiscono come
incapaci di autogovernarsi
- l'impegno di tutti
quelli che hanno una propria dignità e che si ritengono traditi dalla classe
politica di questi ultimi trent'anni che ha permesso l'adesione ai trattati
europei ponendo la Nostra Costituzione in uno stato di esautorazione
dovrà essere quello di
promuovere la Costituzione della Repubblica Italiana nella sua versione
originale del 1948 ponendola in costante confronto con tutti i trattati e
regolamenti europei, attraverso la militanza in associazioni e movimenti
sovranisti che ritengono l'Articolo Uno della Carta Costituzionale "L'Italia
è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro. La Sovranità appartiene al
Popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione"
l'obiettivo principale della loro azione politica.
Il primo scopo è quello
ricreare una coscienza comune positiva negli Italiani, una identità ed uno
stato mentale capace di renderli liberi dal condizionamento generato dalle
veline di regime pubblicate acriticamente dal sistema mediatico servo e
collaborazionista.
Il secondo scopo è
quello di creare e dare forza ad un futuro partito sovranista che abbia come
obiettivo la liberazione del Popolo Italiano dalla dittaura della Unione
Europea in nome dei principi impressi nella Nostra Carta Costituzionale.
Simone Boemio
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