Articolo 12
La
bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre
bande verticali di eguali dimensioni.
In un recente
viaggio a Londra per andare in visita da mia figlia ho potuto osservare che, in
tutta la città, nessuno si sogna di esporre una sola bandiera dell'unione
europea.
Da ciò mi sono
chiesto il perché la bandiera europea qui da noi debba essere esposta al fianco
della nostra su ogni edificio pubblico ed a quale titolo i nostri amministratori
ci stanno imponendo la visione del vessillo che rappresenta quanto di più
anti-democratico ed anti-costituzionale, al fianco del nostro tricolore, per il quale migliaia di
giovani nel corso della storia sono morti.
Mai nessuno griderà morendo "viva
l'unione europea".
Grazie a Prodi
e Scalfaro, in Italia dal 1998, le due bandiere vengono bellamente esposte
assieme su ogni edificio pubblico, contrariamente a quello che ancora oggi
avviene in altri Paesi dell’unione. L. 5 febbraio 1998, n. 22 -
Disposizioni generali sull'uso della bandiera dellaRepubblica italiana e di
quella dell'Unione Europea
E dal 2000,
l'argomento è stato pure disciplinato da D'Alema e Ciampi. D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 -
Regolamento recante disciplina dell'uso delle bandiere della Repubblicaitaliana
e dell'Unione Europea da parte delle amministrazioni dello Stato edegli enti
pubblici
Ma la presenza
della bandiera u.e. al fianco del tricolore, oltre che a rappresentare un vergognoso atto di servilismo, si configura come un vilipendio
bello e buono se non addirittura un atto di tradimento dei valori costituzionali.
La netta incompatibilità
tra i trattati europei e la nostra Carta fondamentale (quella del '48) nonché
la dimostrata pericolosità sociale di tali trattati di matrice
liberista (che sono in totale contrasto con i valori costituzionali, prima di ogni cosa anti-liberisti), sono la prova inconfutabile di tale tradimento.
Nessun
burocrate si è mai soffermato a riflettere su questo e nemmeno sul fatto che i
cittadini più accorti e sensibili alla storia ed alla propria identità
culturale, mai accetteranno quell'orribile drappo e mai si piegheranno al
potere delle oligarchie europee che li vogliono sudditi di un'unione costruita ad uso e consumo dei mercati e che mai esisterà per volontà dei popoli europei così diversi tra loro.
Nulla è più
lontano dalle rispettabili differenti culture europee del meltinpot europeo rappresentato da quel simbolo stupido e virtuale
costruito a tavolino.
Poi, analizzando bene, l'Europa è solamente un disegno su una mappa dai confini tanto labili quanto variabili, un puzzle di stati diversi, con economie diverse, con culture diverse, con lingue diverse, con religioni diverse, con interessi diversi e con territori diversi; niente accomuna i Popoli europei, proprio niente ed ogni volta che si è tentato di unificarli è stata usata la forza, in passato militare, oggi economica. Tenere unite in un'unione tutte queste popolazioni con interessi divergenti e con l'aggravante della totale assenza di democrazia, porterà solamente a sempre maggiori tensioni a loro volta foriere di conflitti belli e buoni; ciò è evidente già a 14 anni da Maastricht e a 9 da Lisbona.
Qui non si tratta di essere anti-europei o di essere contro un'Europa quale continente composto di Paesi di pari dignità che interagiscono in funzione e nel rispetto delle reciproche peculiarità, ma di colpire il simbolo dell'Unione Europea di sottomissione degli Stati periferici al volere di quelli più forti economicamente, in particolare alla Germania.
Poi, analizzando bene, l'Europa è solamente un disegno su una mappa dai confini tanto labili quanto variabili, un puzzle di stati diversi, con economie diverse, con culture diverse, con lingue diverse, con religioni diverse, con interessi diversi e con territori diversi; niente accomuna i Popoli europei, proprio niente ed ogni volta che si è tentato di unificarli è stata usata la forza, in passato militare, oggi economica. Tenere unite in un'unione tutte queste popolazioni con interessi divergenti e con l'aggravante della totale assenza di democrazia, porterà solamente a sempre maggiori tensioni a loro volta foriere di conflitti belli e buoni; ciò è evidente già a 14 anni da Maastricht e a 9 da Lisbona.
Qui non si tratta di essere anti-europei o di essere contro un'Europa quale continente composto di Paesi di pari dignità che interagiscono in funzione e nel rispetto delle reciproche peculiarità, ma di colpire il simbolo dell'Unione Europea di sottomissione degli Stati periferici al volere di quelli più forti economicamente, in particolare alla Germania.
Lo straccio blu con il cerchio di stelle gialle che ci è stato imposto da politici inetti non rappresenta
niente e nessuno; è solamente il simbolo dell'unione europea, nemica della Costituzione del ’48 e patria elettiva del liberismo; è il marchio che i nostri aguzzini vorrebbero imprimere a fuoco sulla nostra pelle di schiavi; per tutto questo
bruciarlo sicuramente non è reato, ma un atto di giustizia e libertà! (naturalmente in condizioni di sicurezza e senza procurare danni)
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