Articolo scritto per Scenari Economici
Circola
in rete un filmato dove Alessandro Di Battista e Matteo Salvini, sul
palco di un convegno per un confronto diretto, dedicano un intervento al
tema dell'uscita dall'€uro.
-
Di Battista nel suo intervento dichiara la sua personale posizione, non
potendo esporre quella del movimento che, come sappiamo, risulta essere
fortemente diviso sul tema. Il "Dibba" ci dice molto
chiaramente di essere contro l'€uro quale sistema di governo, arrivando a
margine persino a criticare il funzionamento dell'Unione Europea. Fosse
questa la posizione del Movimento 5 Stelle ci sarebbe di che sperare
per il nostro Paese, ma purtroppo non è così: la posizione
ufficiale del movimento è quella che prevede un referendum (vietato
dalla Costituzione) in cui si chiamano gli italiani a decidere se
restare nell'area €uro o meno, senza mai mettere in discussione l'Unione
Europea; referendum che, una volta indetto, provocherebbe da subito
l'attacco immediato del nostro paese da parte dei mercati (nemici
globali della democrazia e dei diritti dei popoli) e successivamente,
comunque ben prima del suo esito, un massacro economico e sociale come
quello che abbiamo già visto avverarsi in Grecia; in un clima del genere
gli italiani tenuti nella morsa della paura reagirebbero votando per
restare nell'€uro decretando la fine di ogni speranza di liberazione
dalla attuale dittatura dei mercati. Inoltre si registra che la
posizione ufficiale del movimento in merito all'Unione Europea, pur
essendo di critica, è di non metterla in discussione nella vana speranza
di riformarla dall'interno, come fosse possibile convincere chi della
UE si sta avvantaggiando di rinunciare alla sua posizione di forza.
Infine, mai nei programmi ufficiali del Movimento 5 Stelle si
parla di ripristinare ed applicare integralmente la Costituzione
originale del '48 quale formidabile strumento democratico antiliberista
che, come ai tempi del miracolo italiano del dopoguerra, anche oggi
potrebbe liberare il Paese dalla dittatura liberista, riportarlo ai
vertici dell'economia mondiale, garantendo la necessaria redistribuzione
e quindi la migliore approssimazione di giustizia sociale realizzabile.
- Salvini
dal canto suo dichiara che, una volta al governo, farà uscire l'Italia
dall'€uro senza chiarire in via definitiva se la sua Lega si impegnerà
per l'uscita dall'Unione Europea. Comunque sia, l'"ex partito
secessionista" non prenderà mai posizione per il ripristino e la piena
applicazione della Costituzione originale del '48. E' certo che
non potremo contare su un partito antistatalista e liberista che, con
la sua proposta sulla flat tax, dimostra la sua avversità alle politiche
redistributive previste in Costituzione. Non sto qui ora ad elencare
tutti gli elementi che, come la flat tax, dimostrano l'essenza leghista,
ma mi limito a testimoniare che la nostra Carta, prima che
antifascista, è decisamente statalista e antiliberista, mentre la Lega
nasce e resta una forza politica antistatalista liberista. Mi
prendo qualche altro secondo per concludere il capitolo Salvini dicendo
che qualunque moneta sovrana in mano ad uno Stato basato sul liberismo
non gioverebbe a lavoratori e famiglie, ma unicamente al grande capitale
internazionale - esattamente come l'€uro.
M5S
e Lega, per il momento non possono essere definiti nemici, ma per il momento avversari
politici certamente si, nonostante condividano con noi la comune
avversità al partito che più di ogni altro nella storia del nostro Paese
verrà ricordato come il partito dei traditori: il Partito Democratico.
In
questa fase, considerati gli attori della scena politica nazionale, è
fondamentale sostenere "Alternativa per l'Italia" e qualunque forza
politica non settarista disponibile a far parte di un nuovo Comitato di
Liberazione Nazionale che avrà come unico scopo la liberazione del
nostro Paese dalla dittatura dei mercati e dalla permanente guerra di
questi alle famiglie e, come già successo, far si che la Carta del '48
favorisca un nuovo "miracolo italiano" nel segno della democrazia e
della redistribuzione delle risorse tra tutti i cittadini.7
Considerate
le gravi condizioni in cui versano da tempo democrazia e condizioni
economiche a seguito dell'esautorazione della Costituzione operata per
mezzo di trattati internazionali di matrice liberista, il resto della
politica, se non è tradimento, sono solo chiacchiere, propaganda e vuota
voglia di protagonismo.
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