Già, ma
la disoccupazione strutturale programmata e il
contestuale blocco dell'inflazione associati alla piena libertà di circolazione
dei fattori della produzione sono li ad impedirti di pronunciare questa frase
altrimenti sei a casa in un baleno. Per non parlare del totale azzeramento dei diritti di chi lavora operato in nome del "ce lo chiede l'Europa".
Cosa significa?
Semplice:
- la disoccupazione strutturale
programmata è una genialità tutta targata U.E. che assegna un tasso di
disoccupazione ad ogni paese come se fosse un punteggio di miss mondo e non una
tragedia debellabile investendo, per esempio lo stesso denaro usato per salvare le banche
che causano continue crisi, per creare lavoro
- il blocco
dell'inflazione (lo chiamano stabilità dei prezzi per fregare la gente, un eventuale
e non certo incremento dei prezzi potrebbe essere annullato da un pari aumento
delle retribuzioni come in passato) altro non è fare politiche che proteggano
il grande capitale dall'erosione piuttosto che opposte politiche di piena
occupazione che darebbero più potere ai lavoratori non più soggetti a ricatti
- la libertà di
circolazione dei fattori della produzione è in sostanza la libertà di chi
possiede il capitale di impiegarlo come e dove più gli conviene senza alcun
controllo e senza alcun vincolo legato al benessere del Paese, quindi a
dispetto del Popolo intero, libertà che ogni giorno accrescono sempre di più il
potere di chi controlla il capitale e la sudditanza della gente; in altre
parole, se dai la possibilità a chi detiene grandi capitali di fare ciò che
vuole (liberismo), questi ovviamente faranno i propri interessi, compreso
licenziare per assumere chi si accontenta di meno o aprire in un altro posto
della terra dove hanno meno vincoli e pagano meno tasse e lavoratori, comunque
vada tu sei a casa a meditare sul suicidio.
Tutto ciò è stato
possibile solo esclusivamente a causa del tradimento della Costituzione garante del lavoro, da
parte della politica degli ultimi decenni che legge dopo legge, trattato dopo
trattato, ha criminalmente condannato gli Italiani alla servitù nei confronti
dei mercati; questo non certamente a causa del solo €uro o a causa della corruzione e
degli sprechi (sempre esistiti anche quando in Italia si lavorava, si comprava
casa, si andava in vacanza, si facevano studiare i figli con poco, si andava in
pensione tranquilli quando ci spettava, ci si curava degnamente senza spendere
un soldo e le retribuzioni erano adeguatamente protette dall'inflazione che
colpiva solo chi intendeva accumulare ricchezza piuttosto che investire e far
girare l'economia).
Nulla di tutto ciò può
essere debellato solamente uscendo dall’€uro, questa misura altro non rappresenterebbe che un palliativo capace
solo di portare più profitto al grande capitale esportatore mantenendo
inalterato il regime di concorrenza tra i lavoratori, mentre altre proposte di
lotta a mali (sempre esistiti e che non hanno impedito a noi Italiani di godere
del boom post bellico) come gli sprechi e l’evasione, pur condannabili
giudiziariamente, sono e restano ininfluenti in termini di occupazione e diritti
sociali in presenza di uno Stato pienamente sovrano.
L'uscita dalla UE contestuale
al ripristino e alla piena applicazione della Costituzione del '48 è l'unica
strada percorribile per qualsiasi nuova forza politica che ambisce a risolvere
i problemi di chi vive del proprio onesto lavoro e delle famiglie e chiunque non
lo sostiene o è un complice del sistema liberista o un illuso ignorante.
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