Di nuovo di fronte a questo mio diario pubblico, ma con molto meno tempo da dedicare alla politica, purtroppo o per fortuna, anche qui, come diceva un noto traditore, è questione di punti di vista.
Non ho molto da dire sulla mia temporanea astensione dallo scrivere e dal partecipare attivamente alla vita politica del Paese (nel mio limite, ovviamente), solo che mi sono reso conto che alla fine eravamo sempre gli stessi, anzi, molti "si sono dedicati alla carriera politica professionistica" ed ormai si sono resi irrecuperabili, ma non è di loro che oggi voglio parlare.
Comunque, nonostante tutto e nonostante il tempo che passa io resto sempre dell'idea che:
- o liberiamo della ruggine liberista scuole, università, tribunali, ospedali, stampa, televisione, ed ogni sorta di organo dello Stato, attraverso la democrazia ed attraverso la democrazia ci riprenderemo la sovranità su tutto ciò che rappresenta un bene comune
- o le cose si metteranno male per tutti
E allora, voglio concludere con il ricordo di due grandi politici che hanno fatto la Storia dell'Italia democratica: Alcide De Gasperi e Aldo Moro.
Due Statisti che hanno sempre tenuto fede al mandato diretto dei propri elettori e che hanno sacrificato loro stessi (nel caso di Aldo Moro sacrificando la propria vita) alla più Alta Ragion di Stato.
Due uomini che (come tanti altri della loro epoca) hanno SEMPRE sostenuto la Costituzione sin dal suo primo vagito, la Costituzione che la maggioranza degli italiani, democraticamente aveva determinato.
Il primo, in un momento in cui eravamo alla mercé di tutti (avevamo perso duramente una guerra da noi scatenata e la popolazione era alla fame - ricordiamolo sempre), fu in grado (e
si, perchè, alla fine si trattò di questo, diplomazia - l'alternativa
offerta era sostanzialmente uno stato di colonia) di far accettare agli americani una Costituzione realmente democratica, redistributiva, si potrebbe dire socialista pur prevedendo la libera iniziativa, ma sopratutto anti-liberista.
Del secondo, non posso che ricordare l'opera di cucitura con "l'altra metà del Paese" in nome della Costituzione, un'opera che se si fosse realizzata, avrebbe potuto verosimilmente portare a compimento l'applicazione integrale della Carta del '48, attraverso un "compromesso storico" che, forte del sostegno di un Popolo FINALMENTE UNITO (occasione persa), sarebbe stato in grado finanche di liberarci dal giogo della NATO. Si sarebbe così completata l'opera di De Gasperi (e di tutta l'assemblea Costituente) e anche l'Art.11 Cost. sarebbe stato osservato in toto. Ma Moro non ce la fece e sappiamo tutti cosa avvenne, o quantomeno cui prodest.
Alla prossima, ArticoloUno