mercoledì 19 marzo 2014

La forza delle idee



lo so che il titolo è un po' banalotto, ma passatemelo ugualmente


Perugia, 19 Marzo 2014



Un rappresentante una volta mi disse che il peggior venditore è quello che denigra il concorrente, il migliore è quello che si limita a testimoniare le qualità del proprio prodotto.
Le critiche dirette a un partito, a un movimento o a una persona hanno come unica conseguenza la radicalizzazione delle posizioni di chi in quel partito, movimento o persona crede.

Il successo delle nostre idee potrà venire solamente attraverso la persuasione e la pazienza. 
Se vogliamo che le nostre idee prevalgano dobbiamo essere consapevoli del fatto che non è investendo direttamente gli avversari che questi possano recedere dal loro credo.

Va sempre ricordato che la nostra vittoria non è cosa da poco, giacché da essa dipende il futuro dei nostri figli.

La maggioranza della popolazione italiana crede ancora che senza l'euro e l’unione europea non ci sarebbe futuro e ciò a causa della comunicazione imperante.
Noi, al contrario sappiamo che il ritorno al benessere degli italiani tornerà esclusivamente attraverso l’applicazione dei principi e dei valori della nostra Costituzione, passando per la cancellazione di tutti gli errori fatti dalla politica dal 1981 ad oggi.

Si dovrà quindi conquistare la massima visibilità consentita, non certamente con lo sterile scopo di aggredire direttamente gli avversari, ma per rendere possibili i cambi di fronte necessari per divenire noi maggioranza attraverso il dialogo.

Se il nostro vero fine ultimo è il benessere del nostro Paese, qualunque sia la provenienza di chi abbiamo di fronte, dobbiamo renderci conto che è nostro compito portarlo dalla nostra parte o quantomeno renderlo nostro alleato; l’unico mezzo per ottenere ciò è quello di avvicinarlo alle nostre tesi confrontandoci usando come leva la forza e la fondatezza delle nostre idee. Colpirlo in modo diretto finirà per renderlo irreparabilmente nostro acerrimo nemico. Averlo come nemico non lo porterà mai dalla nostra parte. Molto semplice!

Occorre quindi proporre le nostre tesi in ogni ambito, contrastando unicamente i miti e le idee che noi sappiamo essere errate senza cercare di demolire il partito, il movimento e la persona che questi miti ed idee cercano di presentare; la demolizione avverrà col tempo e sarà spontanea.

Ricordiamoci sempre che prima della guerra la maggioranza degli italiani era per il fascismo; come allora, alla fine, l’attuale maggioranza degli italiani sarà costretta dai fatti a ricredersi su unione europea ed euro; quindi a che pro attaccarne frontalmente partiti, movimenti e leader? Piuttosto non è più utile cercare di far ragionare le persone esponendo dati, pensieri e idee? Vogliamo arrivare a un drammatico scontro o desideriamo il prevalere della via democratica?

Spesso durante i miei incontri con amici e conoscenti sono stato tentato ad usare l'attacco frontale in risposta alla testardaggine delle persone che avevo di fronte, non sempre ho potuto resistere, ma una cosa certa ormai l'ho imparata: ogni volta che ho cercato di impormi ho fallito nel mio intento; per converso, ogni qualvolta ho instillato un singolo concetto nell'"avversario", ho potuto mantenere con lui il contatto fino alla chiacchierata successiva.
Oramai consapevole del fatto che per la gente comune è molto difficile abiurare il proprio credo di provenienza anche quando si rivela palesemente errato e sostenuto da personaggi di dubbia onestà, sono comunque convinto che ce la possiamo fare; dobbiamo adoperarci affinché le idee vincano l'orgoglio.

Ad analizzare i dati che la storia fornisce, non è per nulla difficile spiegare per chiunque ed a chiunque i fondamentali dell'economia.
La difficoltà consiste nel rendere consapevole la maggioranza degli italiani del fatto che fino ad oggi hanno rivolto le loro speranze in partiti, movimenti e personaggi sbagliati; per questo motivo occorrerà insinuare in loro il dubbio senza attaccare direttamente i soggetti in cui hanno finora creduto, ma fornendogli i necessari strumenti per farlo loro stessi.
L'ostacolo maggiore che ci si prospetta non è quindi la spiegazione di semplici regole elementari di economia, ma il mantenere la pazienza e nel perseverare nella nostra opera di divulgazione fino a ottenere la necessaria massa critica di cittadini consapevoli e indisposti a farsi ancora prendere per i fondelli.

L'obiettivo è di raccogliere attorno a ciascuno di noi il maggior numero di persone informate e consapevoli del fatto che il ritorno del benessere nel nostro Paese è legato indissolubilmente all'attuazione dei valori e dei principi della nostra Costituzione ora esautorata da trattati criminali scritti direttamente dai padroni della classe politica attuale che li ha ratificati contro il nostro interesse.
E ben sapendo che tutti i cittadini non consapevoli di ciò (la maggioranza degli italiani) o sono disinteressati a certe tematiche o si sentono in dovere di parteggiare per una delle parti della farsa politica odierna, occorrerà pazientemente portarli dalla giusta parte della barricata forti del fatto che:
se non la spunteremo noi, lo faranno gli eventi che noi abbiamo saputo prevedere.

Simone Boemio

P.S.:
Non sto qui a ribadire il mio pensiero riguardante chiunque aggredisce il prossimo con stupide ed inutili polemiche sulla paternità delle idee, solo perchè "colpevole" di esser addivenuto a certe tesi con ritardo.