Questa mattina sono
stato provvidamente destato da una telefonata di mia madre che ha così
interrotto un sogno, o meglio un incubo: mi trovavo nel bel
mezzo di una rivoluzione accampato alla meglio con altri combattenti ed erano
appena arrivate le forze speciali equipaggiate di tutto punto, con tanto di
visori notturni grazie ai quali ci hanno potuti individuare nella macchia. Appena
catturato è "arrivata" la mamma con la sua telefonata a "salvarmi".
Il fatto ha suscitato
in me un flusso di scenari, tutti dalle conclusioni poco edificanti. Ve ne
voglio parlare, ma se siete degli ottimisti incalliti fermatevi qui e se siete
soggetti tendenti alla depressione, avreste dovuto farlo già dal titolo.
Gli scenari considerano
tutti l’inevitabile peggioramento delle condizioni di vita della cittadinanza,
tale da rendere necessaria una svolta, pacifica o violenta che sia, contro il
sistema liberista eurocratico ora imperante, destinato ad asservire ognuno di
noi più di quanto non lo siamo già.
La guerriglia |
I black bloc |
La pirateria informatica |
La rivolta fiscale |
E' sicuramente una giusta azione di lotta colpire dove più fa male e dove più giusto - è oramai assodato il fatto che il nostro Paese, avendo incostituzionalmente delegato
al sistema bancario privato straniero il potere di emettere moneta, non
ha alcuna possibilita di andare incontro alle esigenze della
cittadinanza se non al prezzo di indebitarsi ed il denaro necessario per
far fronte a tale debito deve per forza venire prelevato tramite la
tassazione, quindi una tassazione iniqua ed incostituzionale.
Ma il problema però è sempre lo stesso: gli Italiani attualmente sono un Popolo diviso ad arte da campagne di vero e proprio odio tra categorie (pensionati contro giovani, dipendenti pubblici contro autonomi, ecc.) e fintanto che non riusciranno ad avere una coscienza comune nella certezza che uniti si libereranno dell'attuale oligarchia, gli Italiani non faranno mai nessuna azione comune e quindi efficace. Se mai la faranno, accadrà solo quando avranno perso tutto o lo staranno per perdere ... e quindi quando non avranno più tasse da pagare.
Ma il problema però è sempre lo stesso: gli Italiani attualmente sono un Popolo diviso ad arte da campagne di vero e proprio odio tra categorie (pensionati contro giovani, dipendenti pubblici contro autonomi, ecc.) e fintanto che non riusciranno ad avere una coscienza comune nella certezza che uniti si libereranno dell'attuale oligarchia, gli Italiani non faranno mai nessuna azione comune e quindi efficace. Se mai la faranno, accadrà solo quando avranno perso tutto o lo staranno per perdere ... e quindi quando non avranno più tasse da pagare.
Il sacco della Grecia |
Ciò nonostante io mi impegnerò, sia pure nel mio inossidabile e pragmatico pessimismo e con i miei limitati mezzi, ma forte dell’alleanza con i tanti amici incontrati in questi ultimi anni di attività politica, per restituire l’Italia al suo Popolo; immagino che ciò mi costerà caro, ma renderà fiera la mia famiglia e me stesso appagato e forse sarà servito a qualcosa.
Il sogno europeo |
Ma tale sogno si rivelerà come il peggiore degli incubi, in quanto avrà spianato la strada senza creare alcun ostacolo, all’avanzata ed alla definitiva vittoria delle forze nemiche globaliste e liberiste.
Platone: il mito della caverna |
Quindi? Vogliamo continuare così, o vogliamo comunque impegnarci per dare una vita dignitosa alle generazioni future? Vogliamo lasciare incontrastata l’azione di conquista intrapresa dal liberismo sin dagli anni ’80 e che oggi trova nella Unione Europea la sua patria elettiva o vogliamo impegnarci per ristabilire i valori che la nostra Costituzione del ’48 ha stabilito per garantire il benessere dei cittadini? Vogliamo rimanere incatenati davanti alle televisioni o vogliamo riprendere in mano la nostra democrazia ed il nostro destino?
Pesce grande o pesce piccolo? |
Per riprenderci tali mezzi è assolutamente necessario che noi sappiamo far valere il nostro vantaggio: quello dei numeri.
La questione pertanto è
che non sarà possibile la realizzazione di alcun sogno per ciascuno di noi,
fintanto che non sapremo dimostrarci uniti, senza riserve, senza egoismi o
invidie, a dispetto della propaganda a reti unificate.
Non ci sarà alcuna rivolta fiscale, nessuna sollevazione violenta o democratica che sia, se non riusciremo a dimostrarci un Popolo coeso e determinato.
Se vorremo tornare a sognare, tutti, confidando nella più alta forma di democrazia e libertà che la storia
abbia dimostrato (l'autodeterminazione dei popoli), insieme dovremo adoperarci per edificare un casa politica comune in cui
ciascuno potrà rifugiarsi, previo il proprio risveglio e l'acquisita
coscienza di appartenere ad un Popolo coeso e determinato ad
autogovernarsi in pace e democrazia.