martedì 3 febbraio 2015

Il nemico non è l'arma, ma chi la detiene



http://www.theatlantic.com/business/archive/2012/05/the-funniest-graph-ive-ever-seen-about-why-the-euro-is-totally-doomed/256793/


Traggo spunto da questo simpatico articolo, rilanciato più volte sul web (qui e qui) che ci fa capire quanto la battaglia contro l'€uro di alcune organizzazioni politiche sia strumentale ed assimilabile a quella pubblicità che dice "ti piace vincere facile", per ribadire alcuni concetti a mio avviso fondamentali.

Nulla è più distruttivo di un qualcosa costruito a danno dei cittadini e sicuramente il sistema che si poggia sull'euro ne è un esempio, ma ancor di più l'intera Unione Europea fondata sulle quattro libertà che (viste da un'altro punto di vista) si sono rivelate un cappio al collo per lavoratori e famiglie:
- la libertà di circolazione delle merci
- la libertà di circolazione dei capitali
- la libertà di circolazione dei servizi
- la libertà di circolazione delle persone
Infatti, in nome di tali libertà (che nulla hanno a che vedere con quelle più nobili ed a misura d'uomo enunciate da Roosevelt: - libertà di parola - libertà di culto - libertà dal bisogno - libertà dalla paura), nell'Unione Europea vengono sistematicamente annullate (una dopo l'altra) tutte le conquiste sociali e democratiche che hanno permesso a lavoratori e cittadini di partecipare alla crescita post bellica.

Non dobbiamo dimenticare infatti che il sistema liberista europeo, è stato concepito col solo scopo di annullare ogni effetto delle conquiste sociali e democratiche ottenute a caro prezzo nei vari paesi europei dopo la seconda guerra mondiale.

Come?

instaurando le quattro libertà di cui sopra

ponendo la competizione come regola massima
- "L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva” e

annullando ogni forma di mutualità
- "Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri, a istituzioni, organi od organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali."
- "È vietata qualsiasi misura, non basata su considerazioni prudenziali, che offra alle istituzioni, agli organi o agli organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri un accesso privilegiato alle istituzioni finanziarie."
- "L'Unione non risponde né si fa carico degli impegni assunti dalle amministrazioni statali, dagli enti regionali, locali, o altri enti pubblici, da altri organismi di diritto pubblico o da imprese pubbliche di qualsiasi Stato membro. Gli Stati membri non sono responsabili né subentrano agli impegni dell'amministrazione statale, degli enti regionali, locali o degli altri enti pubblici, di altri organismi di diritto pubblico o di imprese pubbliche di un altro Stato membro"

Dalla lettura di questi passaggi dei trattati che regolano l'Unione Europea, appare evidente che:

A) non è la sola Germania che impedisce agli "Stati Uniti d'Europa" di nascere (come simpaticamente esposto nell'articolo), ma sono le stesse regole che tengono insieme (a fatica e per forza) le nazioni europee.

B) con la dissoluzione dell'eurozona, per i cittadini europei non si verificherà un ritorno al tasso di democrazia e di giustizia sociale precedente agli atti costitutivi dell'Unione Europea, anzi tale evento (inevitabile) verrà strumentalizzato per soggiogare ulteriormente le genti attraverso politiche coerenti con quanto sopra virgolettato estratto dai trattati e, se necessario, attraverso la ratifica di ulteriori trattati ancor più iniqui (vedi TTIP).

Quindi per concludere, ritengo che la battaglia (vincente, non perchè da qualcuno intrapresa, ma per l'insostenibilità della moneta unica) contro il solo euro porti ad una sconfitta senza precedenti a danno di lavoratori e famiglie.

Meditiamo pertanto su un fatto incontrovertibile:
Il vero nemico non è l'arma (l'euro), ma chi la detiene (l'unione europea) e che distrutta un'arma, il nemico ce ne ha sempre un'altra pronta!


Simone ArticoloUno Boemio


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