lunedì 2 novembre 2015

Lettera ad un coglione

Lettera dedicata al solito disinformato (quando va bene) o decerebrato che dice: "scordatevelo il posto fisso è roba da raccomandati"




E' difficile scalfire trent'anni di condizionamento mediatico liberal-darwiniano e quindi va tutto bene così:
- il posto fisso è roba da raccomandati
- scuola e sanità devono diventare "buone" a suon di tagli (prima) e privatizzazioni (poi)
- le riforme vanno fatte per decreto perchè il senato è un doppione e i partitini "fanno opposizione"
- la Costituzione è vecchia
- e così via

Poi un giorno ci si sveglia:
- ci si accorge che quella di cui siamo protagonisti non è la nostra vita, ma una forma di schiavitù in cui si viene sfruttati e privati di ogni elementare diritto
- si realizza che i beni che prima potevamo permetterci, ora devono essere (s)venduti e che i risparmi sono finiti
- avere una casa ed una famiglia è divenuta una sventura
- e così via


Allora si comincia a ragionare (chi ne è in grado, va da se):
- si smette di credere a tv e giornali
- si comincia a porsi domande e fare confronti col passato
- si fa caso al fatto che la nostra Carta Costituzionale (frutto di una civiltà millenaria e garante dei propri cittadini) è stata esautorata e con essa spazzati via diritti, democrazia e giustizia
- e così via


Ma ognuno, ha i propri tempi e sopratutto le proprie risorse da "proteggere"; presi dalla propria pigrizia e dal proprio impegno egoistico, non ci si rende conto che la strada è tracciata e che la fine della libertà e della democrazia è giunta da un pezzo e quando ce se ne rende conto, spesso, è già troppo tardi, per se stessi, per la propria famiglia, per la propria comunità.

Se lei è contento:
- di sbattersi giorno dopo giorno il doppio di quello che faceva prima, per racimolare la metà
- di non aver tempo per se stesso e per la sua famiglia, impegnato com'è nel farsi sfruttare da un sistema ingegnato per impoverirla (si proprio a lei)
- di impoverirsi ogni giorno di più e di pagare tasse per riempire le tasche dei finanzieri internazionali divenuti padroni dello Stato
continui pure così amico mio, faccia pure, ma poi non si azzardi a lamentarsi, perchè sarebbero lamentele da rivolgere a se stesso,
ma sopratutto si prepari a ricevere in silenzio, la sacrosanta deprecazione da parte della sua discendenza (sempre che questa sia capace di ragionamento autonomo, visto il patrimonio genetico di cui dispone) per ciò che lei e quelli come lei hanno lasciato loro.


Cordialmente,
Simone ArticoloUno Boemio

1 commento:

  1. Condivido pienamente. Viviamo in una democrazia apparente, dove ognuno ha paura di perdere quel poco che ha. Ma per difendere quel poco che hai, sei talmente impegnato che non hai il tempo di pensare a quello che fai. Ti ritrovi da pensionato a guardarti indietro e ti accorgi che ti hanno fatto fare soltanto "cazzate". E' così che almeno da pensionato, quando non ti possono licenziare, ma soltanto ammazzare, dovresti trovare il coraggio di parlare, confessare i tuoi errori, cercare di rimediare per quel poco che puoi.
    Così sono diventato Inventore Ambientale, ma nessuno ti crede, nemmeno i pensionati che hanno commesso i tuoi stessi errori. Il web e un grande vantaggio per far conoscere la verità, ma la spazzatura informativa è talmente tanta e disseminata con arte, che difficilmente la verità vera si può riconoscere. In molti casi, una verità scientifica ha bisogno di finanziamenti per essere dimostrata. Se è scomoda per i gestori della finta democrazia, non viene finanziata e diventa automaticamente un'illusione, un miraggio dell'inventore, nonostante i problemi ambientali si possano toccare con mano, senza essere esperti ambientali. Fumo, smog, alluvioni, siccità estive sono il nostro pane quotidiano. Tuttavia, il cartellino di un giocatore di calcio vale milioni di euro, quello di un inventore ambientale vale meno di zero. Chi sceglie questo lavoro si deve autofinanziare ma non può andare oltre una modesta informazione http://www.spawh.eu.

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