martedì 3 maggio 2016

Il referendum è contro Renzi o per l'autodeterminazione del Popolo Italiano?


Come è vero che "morto un euro se ne fa sempre un altro" è anche vero che "morto un Renzi se ne fa sempre un altro" a meno di una nostra presa di coscienza come Popolo che porti ad una poderosa reazione alla imperante dittatura dei mercati.
Questa è la mia posizione da sempre e lo è di più, ora che verrò chiamato a votare sullo scempio della Costituzione.

Schiacciato sotto il peso delle sue continue menzogne derivanti dal suo impegno nel promuovere un sistema che non può che portare alla definitiva scomparsa di diritti e giustizia sociali, Renzi inevitabilmente sta perdendo consenso.
Ciò lo ha portato a "rilanciare" tanto da giocarsi tutto sul prossimo referendum confermativo della riforma costituzionale che ricordo è stata scritta, da lui e dagli analfabeti istituzionali di cui si circonda, sotto dettatura della troika.
Non serve ricordare qui tutti i voltafaccia, tutti i tradimenti, e tutte le prese per il culo nei nostri confronti di cui si è reso protagonista con cadenza giornaliera, ma siamo sicuri che in caso di sconfitta referendaria faccia ciò che ha promesso?
Io credo proprio che non lo faccia a meno di una sconfitta così eclatante che funga da innesco per un patto di governo tra tutti i suoi nemici in parlamento - combinazione praticamente di impossibile realizzazione.

Nel frattempo ha lanciato la sua campagna mediatica mandando la sua velina in giro per l'Italia a raccontarci che "la Costituzione attendeva queste riforme da settant'anni" ... e ciò che è peggio è che la maggioranza degli Italiani (che non conosce la storia) ci crede.

Ma poi, in caso di pesante sconfitta del fronte del si (do per scontato che una sconfitta di misura non porterà affatto alle dimissioni promesse dal nostro arrogante bugiardo), volete che non arrivi il soccorso "dal colle" a salvare il parlamento illegittimo, che ha prodotto sia la riforma che il suo attuale capo e che chissà quante altre cose si prepara a combinarci?

Potrebbe infine accadere che, qualunque sia il risultato referendario, si vada ad elezioni.
Ciò è possibile
- sia in caso di vittoria dei si, qualora Renzi voglia consolidare il risultato per lui vittorioso,
- sia in caso di vittoria dei no, qualora Mattarella non riesca a salvare "capra e cavoli", con il solito trucchetto del governo tecnico transitorio o di un "Renzi bis".
(Lo sfacelo che porterà l'esito delle prossime politiche in assenza di una vera formazione politica per la difesa della Costituzione, sarà argomento di un prossimo articolo)

Ma, in conclusione, una solo è la cosa certa:
noi Italiani abbiamo il dovere di reagire e se non sapremo farlo, saremo condannati all'oblìo. Come è successo alla Grecia prima di noi e succederà ad altri paesi periferici in futuro, non esisteremo più come Repubblica, come Stato, come Popolo e saremo solamente dei consumatori globalmente sacrificabili.

Se lo aspettavate, questo è il momento per dimostrare che esiste un Popolo Italiano capace di difendere la democrazia e la sua sovranità.

Simone ArticoloUno Boemio

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