martedì 7 giugno 2016

Lettera ad un amico "grillino"


Sono iscritto da anni al Movimento 5 Stelle e per questo non credo nelle ipotesi complottistiche che lo vogliono creato ad arte per distrarre e dirottare le masse, ma piuttosto, credo in qualcosa di più ragionevole che, in fondo, ci si poteva anche aspettare; ovvero che, con l'incremento della visibilità e a causa delle divisioni interne dovute alla eterogeneità dei suoi militanti, qualcuno (provatamente contiguo al sistema finanziario globalista) si è abilmente impossessato delle redini del movimento e, ora, ne sta pilotando le politiche indipendentemente dalla base. Per questo evito da tempo ogni mio coinvolgimento nelle sue attività preferendo dedicare le mie limitate risorse alla nascita di una forza politica popolare univoca, capace di riportare democrazia, benessere diffuso, diritti e giustizia sociali in ottemperanza a quanto previsto nella nostra Carta Costituzionale del ’48.

Ci sono alcuni che sostengono una tesi che vede il Movimento 5 Stelle appositamente generato per distrarre le masse dalle vere ragioni dell'attuale grave disagio socio-economico che sta provocando morti e disperazione (disagio in realtà nato con il ritorno del liberismo negli anni '80 e culminante con il nostro ingresso nella patria elettiva dell’ordo-liberismo, ovvero nella Unione Europea). Questa tesi, decisamente complottistica e fuori dalla realtà dei fatti realmente accaduti, risulta essere quantomeno ingenerosa nei confronti di tutti i nostri concittadini che ne hanno fatto parte (più o meno attiva) sin dalle origini.
Ciò che è successo riguarda il fatto che il M5S è sicuramente nato dalla generosa iniziativa di cittadini aventi l'intento di dare una ripulita al sistema di governo (sia pur inconsapevoli delle reali cause del malessere diffusosi nel nostro paese da almeno una trentina di anni); è cresciuto grazie ad irrilevanti idee populiste (anti sprechi, anti casta, ecc.) e proposte clientelari (reddito di cittadinanza) irrealizzabili alle attuali condizioni; infine ora, i suoi sostenitori, assistono ad un fatto per loro inaspettato e non so quanto percepito, ma sicuramente prevedibile: con l'accrescere del loro peso politico, inevitabilmente, sono stati fatti preda di una "cupola" che abilmente ha saputo sfruttare le tecnologie impossessandosi del "cervello" dell'organizzazione a discapito della democrazia di cui vivono ancora i vari meetup locali. E così è successo che il motto "uno vale uno" non vale più e le vere decisioni a livello nazionale vengono prese nella più totale opacità.
Ma perchè parlo di un fatto inevitabile?
E' logico, l'unica maniera per organizzare una massa così grande di persone senza radici comuni e senza una visione condivisa è prenderne le redini lasciando in disparte la democrazia, ma dando loro l’impressione di partecipare attivamente.
Ci si doveva quindi aspettare che una forza politica così disomogenea e conseguentemente disunita, fosse depredata una volta raggiunti certi livelli di consenso.
Meetup che si dividono su tutto al loro interno e tra essi, nonché parlamentari con idee così eterogenee, tutti onesti, ma privi di specifiche competenze e professionalità, sono ingestibili se non tramite l'autoritarismo cui assistiamo giornalmente, che lascia credere ai suoi attivisti di partecipare alle scelte del movimento tramite una farlocca democrazia diretta, ma che opera a mezzo di un direttorio mai deciso e scelto dalla base.
«Dopo l’affermarsi di Facebook e dei social network, i MeetUp sono diventati meno efficaci. Erano diventati una specie di bar, difficili da gestire.» (!), spiega al Corriere della Sera Massimo Bugani, candidato sindaco a Bologna per il Movimento 5 Stelle e uno dei primi a esser coinvolti nel progetto della piattaforma Rousseau, l'evoluzione (più che altro una sostituzione) del blog di Grillo, una sorta di sistema operativo di proprietà e gestito dalla fondazione Casaleggio in grado di controllare e indirizzare senza alcuna trasparenza le attività del movimento.

L'inganno operato nei confronti di sostenitori e simpatizzanti, oramai da tempo, oltre ad essere operato facendogli credere di contare qualcosa dandogli la possibilità di "sfogarsi" nelle riunioni dei meetup o di votare tra alternative scelte da chissà su proposte online scelte da chissà chi, mediaticamente si realizza tramite prese di posizione ambigue e persino contrastanti tra esse.
Si rendono dichiarazioni pubbliche su tutto e il contrario di tutto solamente con lo scopo di trattenere, alimentandone le speranze, le persone con idee più disparate. E si finisce, per esempio, per avere all'interno del movimento persone antistataliste assieme a quelle antieuropeiste; ciò si traduce in prese di posizione incoerenti, poco incisive e parziali come quelle sull’€uro e contro la deforma costituzionale.
Quindi inevitabili risultano essere le continue fratture e fuoriuscite ad opera di chi, coerente ed onesto intellettualmente, resta e resterà deluso nel non veder portare avanti con convinzioni le proprie istanze.

Ma in questi giorni assistiamo a fatti ben più gravi che rendono ancor più evidenti tutte le contraddizioni sin qui espresse e che dovrebbero far riflettere chi, nel movimento, ha capacità autonome di ragionamento e sufficiente onestà intellettuale – parlamentari compresi – fino a portarli ad uscire per abbracciare cause e nascenti forze politiche che, coerentemente con le idee da esse proposte, hanno una possibilità di riportare democrazia, benessere diffuso, diritti e giustizia sociali nel nostro paese.
La partecipazione di uno dei suoi più importanti esponenti ad eventi eversivi con i rappresentanti di pseudo istituzioni prive di legittimazione popolare e origine delle politiche che hanno ridotto il nostro Paese nelle condizioni in cui versa (Luigi Di Maio, senzadi delega della base e del gruppo parlamentare che rappresenta, ha partecipatoa cene ed incontri con esponenti ISPI – braccio italiano della Trilaterale - dicui Napolitano è presidente onorario) è un sintomo inconfondibile della deriva che sta prendendo il vertice M5S; come ne è un sintomo l’abbandono (in verità è sempre stata una farsa) della proposta di referendum sull’€uro; per non parlare del continuo invocare il “provvido” intervento dell’Europa per ogni questione (da quella degli immigrati a quella sulla libertà di stampa) quasi fossero inconsapevoli del fatto che è proprio l’Europa costruita su trattati criminali, l’origine di ogni azzeramento dei diritti dei cittadini.
Da ciò, il mio accorato appello all’ipotetico “amico grillino” del titolo:
-         prendi coscienza del fatto che la casta, gli sprechi, la corruzione sono sempre esistiti nel nostro paese (in realtà sono diffusi in tutto il mondo) anche quando rappresentavamo una potenza economica mondiale; che vanno combattuti in forza al codice penale, ma che non rappresentano la causa di quella che ti raccontano essere una crisi,
-         prendi coscienza che quella che viviamo non è una crisi, ma è il frutto di un sistema (quello liberista) che prevede la competizione a tutti i livelli in luogo della solidarietà; e che dove c’è competizione ci sarà sempre una maggiore forbice tra le condizioni di vita di una élite di potenti e quelle della gente,
-         prendi coscienza del fatto che fintanto che il nostro paese è stato governato nel segno della Costituzione del ’48 (sebbene mai applicata integralmente), ha potuto crescere dalle miserie del secondo conflitto mondiale fino ai vertici dell’economia mondiale garantendo redistribuzione e giustizia sociale,
-         prendi coscienza della attuale totale assenza di democrazia, dell’impotenza della semplice onestà nei confronti di un sistema europeo che ha dissolto le migliori democrazie costituzionali del mondo, soprattutto la nostra,
-         e trai le necessarie conseguenze
Fai attenzione a quello che, tuo malgrado, sta divenendo un inganno che tradisce le tue buone intenzioni e continua la tua lotta politica per la vera democrazia, per la vera giustizia sociale con chi ha basi solide per proporle e, se non sai a chi rivolgerti, fatti vivo.

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