sabato 25 giugno 2016

Idiozie e falsità sulla Brexit e la condizione italiana

la disperazione dei mercati


La Gran Bretagna non è ancora uscita da nulla e i suoi cittadini sono sensibili solamente ai loro interessi, come del resto i francesi e i tedeschi, mentre noi ci facciamo condizionare e restiamo schiacciati! Il risultato referendario nel UK da noi deve essere considerato per quello che è: un contributo alla discussione sulla uscita dell'Italia dall'Unione Europea e la necessità di ripristinare ed attuare pienamente la Costituzione del '48, unica alternativa possibile alla dittatura dei mercati.



Oggi ho preso di mira il quotidiano online "LA STAMPA" solo per comodità, ma è solo uno degli esempi di subordinazione delle linee editoriali al volere dei mercati che li posseggono.
Di scempiaggini ne stiamo leggendo tante, tutte puntualmente verranno smentite dai fatti una volta che o se verrà compiuta la brexit (che per almeno due anni - se andrà tutto bene - resterà solo sulla carta).

All'interno:
- "In Gran Bretagna ha vinto Brexit. Hanno vinto i vecchi, i nostalgici i furibondi gli egoisti i razzisti gli hooligans e i Populisti."
- "... i padri che votano per un futuro che non vedranno, contro la volontà dei loro figli." 

All'interno:
- "Per un ragazzo di Londra, l’Europa è la fidanzata spagnola con cui ha amoreggiato durante l’estate del corso Erasmus a Barcellona. Per la vecchietta di Bristol citata dal capo degli ultrà nazionalisti Farage, l’Europa è il migrante nigeriano che attraversa la Manica per togliere il lavoro al figlio inglese della sua vicina."
- "... si è trattato di una scelta di paura, determinata da persone che, non avendo strumenti conoscitivi adeguati, hanno fatto prevalere la pancia sulla testa e la bile sul cuore."
- "La vecchietta di Bristol sapeva che il suo voto, affossando la sterlina, le avrebbe alleggerito di colpo il portafogli, dal momento che i suonatori di piffero alla Farage si erano ben guardati dal dirglielo?"

All'interno:
- "Sterlina ai minimi"
- "Effetto contagio"  

Non c'è che dire! Un compendio di idiozie e falsità 

Tralasciando le dichiarazioni del tutto soggettive caratterizzate dalla più becera propaganda e riversate negli articoli di giornale in ottemperanza del volere degli editori, analizziamo i dati su cui questi pennivendoli basano le loro singolari tesi.
Sono sostanzialmente quattro e tutti falsi o irrilevanti:
Siamo sicuri? La fonte ha sempre dato piena dimostrazione di inattendibilità!
Infatti il dato proviene dalle stesse agenzie che primadello spoglio davano per vincente il "remain"(!) e che hanno sempre fallito ad ogni tornata elettorale inglese.
2°) La sterlina nelle tasche degli inglesi ha perso valore
Al di la del fatto che il prezzo dei prodotti inglesi non cambia al variare del tasso di cambio derivante dall'isteria dei mercati, si registra (dati alla mano) che la sterlina abbia subito ben peggiori svalutazioni rispetto a quella attuale e che oggi, rispetto all'€uro non è affatto ai minimi storici come la stampa di regime vuol farci credere.
3°) I mercati puniscono la Brexit
E vorrei vedere! I mercati sono proprio la ragione di quella che i giornali chiamano crisi e che invece è un sistema congegnato per impoverire le famiglie e sfruttare i lavoratori, un sistema che vede l'uscita di un paese da esso come una minore possibilità di profitto.
Ma poi chi sono "i mercati"? Che cosa hanno causato nella vita delle famiglie nella attuale era liberista? Chi rappresentano? Da chi sono stati eletti?
Questi sono gli interrogativi che una stampa indirizzata agli interessi del Popolo dovrebbe porsi. 
4°) Il "contagio" in Italia
Il collasso delle borse non risparmia quasi nessuno, ma a precipitare sono soprattutto i titoli delle banche.
Se proprio di contagio vogliamo parlare è quello operato dal neo liberismo introdotto (e mai estromesso in quel Paese) dalla "lady di ferro", una criminale al pari di Hitler, e importato dai nostri dementi al potere nella più totale copertura mediatica che inneggia, dai primi anni '80, alla deregolamentazione, alle privatizzazioni e più in generale al principio "meno stato più mercato" - senza raccontarci che il mercato fa gli interessi del grande capitale e non quelli dei cittadini come invece uno stato sovrano potrebbe fare.

La realtà dei fatti è che la Gran Bretagna non è uscita da nulla, né dalla UE né dal liberismo (condizione essenziale per veder riconosciuti diritti sociali e benessere redistribuito) e che noi, Popolo Italiano, dovremmo più pensare ai nostri interessi (come fanno in tutto il resto d'europa - Germania, Francia e Regno Unito in testa) piuttosto che sperare in ciò che accade altrove nella speranza di venir salvati da chi poi, in definitiva, se ne frega di tutti noi.
E' questa una posizione egoistica? Certamente!
Ma se l'Europa deve servire per evitare il rinnovo del passaporto a  quei pochi che possono permettersi di viaggiare ed al contempo a distruggere i popoli che non possono competere, meglio un egoismo che salverà i popoli piuttosto di quello attuale che li annienterà ... sempre che sia egoismo volere un'Italia governata dagli italiani in ottemperanza dei dettami costituzionali del '48.

Simone ArticoloUno Boemio

P.S.: ho tralasciato per pura pietà nei loro confronti, di commentare su chi descrive scenari di guerra e apocalissi varie successive alla dissoluzione della U.E
Se mai una nuova guerra ci sarà avverrà proprio perché popoli diversi, economie diverse, culture diverse, religioni diverse, lingue diverse, usanze diverse e interessi diversi sono tenuti assieme per forza in una unione senza democrazia e senza solidarietà, in una UE dove la competizione istituzionalizzata favorisce inevitabilmente il più forte, e per questo attriti pericolosissimi si accumulano in attesa di sprigionare la loro violenza; questo la storia ci insegna.

1 commento:

  1. hai ragione completamente ma poi non è un concetto liberista che chi non riesce a stare sul mercato deve fallire ora io non mi auguro che le banche falliscano ma non trovo giusto ne che a capitalizzali siano i rispiarmiatori, ne che siano i cittadini ora di dovere spetterebbe alla bce ma se la bce non puo farlo perche glielo impediscono "i trattati" trovasse il modo di intervenire bankitalia. b) e vero ai mercati che rappresentano gli interessi massimo il 5% della popolazione preferisco i mercatini rionali ed i centri commerciali chi cazzo se ne frega della borsa visto che la detengono meno del 5% delle famiglie

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